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Nell'Italia del tardo '400 trovò ampia diffusione un'opera profetico-astrologica venuta d'Oltralpe, la Pronosticatio del tedesco Johannes Lichtenberger. Rispetto alla congerie di testi simili già circolanti, si presentava al pubblico con tratti di autentica novità, tra cui un corpus di oltre quaranta silografie, che ne decretarono un duraturo successo editoriale. Alcune di esse in particolare, destinate a illustrare due fra gli eventi più drammatici che sembrava fossero stati previsti dal Lichtenberger, ossia la nascita di Lutero e il sacco di Roma, si sarebbero impresse nell'immaginario collettivo per poi essere lette, post eventum, come anticipazioni di ciò che effettivamente avvenne, alimentando con maggiore vigore le angosce del tempo e conferendo nuova credibilità a un testo che correva tra le mani di lettori medio colti, popolani e profeti di strada. Di quest'opera, affascinante per forma e contenuto, si propone un ampio saggio che circoscrive la fortuna editoriale italiana, accompagnato dall'edizione anastatica di una delle prime edizioni della traduzione in volgare (Milano, Giovanni Antonio di Farre, 18 luglio 1500).